Classe 1958 - Insegnante

Alessandro Barbaro

E' nella compagnia fin dall'inizio ed è uno dei padri fondatori oltre ad essere uno dei più pragmatici e creativi membri del gruppo.  Il suo validissimo contributo nell'impostazione generale delle commedie rende sempre stimolante e divertente ogni fase degli allestimenti. Tra tutti gli attori è uno di quelli con maggiore esperienza teatrale; i suoi personaggi sono sempre caratterizzati con intelligenza e vivacità e per il contesto generale propone spesso nuove soluzioni riuscendo sempre a rendere tutto molto più semplice.  Una spina dorsale creativa che conosce bene i tempi comici e l'importanza delle espressioni facciali e delle intonazioni vocali.

E' stato lo specchio Reflexius In "I sette nani e... Biancaneve?" del 2001, Il Principe Filippo  in "C'è Nerentola nel 2000?" del 2002, Fauna, la barbuta fatina nella commedia de "La Bella Addormentata" del 2003, Il cantastorie Albertazzi in "Il mio nome è... Rosso! Cappuccetto ROsso! per gli amici... Capusso!" del 2004, Re Riccardo Cuor di Leone in "Robin Hood Vs il Principe Giovanni e il segreto della letargia mimetica" del 2005, L'alcalde Don Carlos de la Sierra in "La Zeta di Zorro" del 2006 e nuovamente uno specchio, ma stavolta solo "Reflex", nella versione di Biancaneve del 2007. In "Canocia in Pretura", veste in maniera esaltante i panni del povero Nane Canocia, protagonista principale di una storia "poliziesca" nella quale il furto di cinque preziose mele bacate e ammaccate si intreccia a una torbida storia d'adulterio con esiti a dir poco esilaranti.  Nella commedia "Manco tasse pago mejo xe, fisco, tasse ebaccaeà!" interpreta Il funzionario dell'agenzia delle Entrate Ranio Lapaga, in  "S'chec! Piazza Italia, pazza Italia" interpreta un preside di un liceo un po' sopra le righe , In "SCHEC 2! Undici Cavoli a merenda" interpreta uno che finisce all'inferno, in "S'CHEC 3! Niente è OK, va tutto a KO!" intrepreta Un vecchietto al parco, mentre nella commedia "A CIAVE DEL VECIO!" interpreta il  Duca Umberto Arnaldo Filiberto Siro Fulgenzio di Val Gnagno e Monte Panetta.

Era lui il nostro Capocomico, poi, con l'arrivo di  Giovanni Cavasin nel 2016, ha abdicato in suo favore, ma continua a  contribuire sagacemente al processo creativo delle commedie.